Skip to main content

Cosa prevede il Regolamento

  1. Tutti i prodotti o sostanze con contenuto superiore allo 0,1% in peso di DIISOCIANTATO devono riportare un’etichetta aggiuntiva sull’imballaggio visibilmente separata dalle altre informazioni con la seguente dicitura: “A partire dal 24 agosto 2023 l’uso industriale o professionale è consentito solo dopo aver ricevuto una formazione adeguata”.
  2. A partire dal 24 agosto 2023, tutti coloro che utilizzano materiali contenenti una concentrazione di diisocianati superiore allo 0,1% sono tenuti a seguire corsi di formazione appositi e a possedere un attestato per garantire l’utilizzo sicuro di tali prodotti. L’obbligo riguarda datori di lavoro, lavoratori dipendenti e anche i lavoratori autonomi.

Secondo il punto 3 del Regolamento, “si intendono i lavoratori che manipolano diisocianati in quanto tali, come costituenti di altre sostanze o in miscele per usi industriali e professionali o sono incaricati della supervisione di tali compiti”. Nel Regolamento si distinguono i termini “manipolazione” e “immagazzinamento”, pur non dandone la definizione. Tuttavia, poiché solo una vera e propria manipolazione del prodotto può comportare un’esposizione che giustifichi una formazione secondo i criteri e gli argomenti indicati, si possono ritenere esclusi dall’applicazione dello stesso coloro che svolgono attività che si limitano all’immagazzinamento di contenitori chiusi e sigillati. In ogni caso, anche per i lavoratori che svolgono attività di immagazzinamento, si applicano comunque le disposizioni di cui al Titolo IX del D.Lgs. 81/08, il quale impone un obbligo di informazione e formazione per tutti i lavoratori sugli agenti chimici presenti sul luogo di lavoro, sugli esiti della valutazione dei rischi e sulle precauzioni e azioni da intraprendere per proteggersi, anche in caso di emergenza dovuto, ad esempio, a sversamento e rottura di contenitori.

Il Regolamento Europeo UE 2020/1149 non specifica chiaramente la durata dei corsi, ma solo gli argomenti che devono essere trattati; pertanto, la durata può essere definita dal soggetto che progetta la formazione.

Ad ogni modo il corso di formazione prevede tre livelli differenziati in base alle diverse attività lavorative svolte dal personale, con un progressivo grado di approfondimento e durata

  • Formazione Base 2 ore;
  • Formazione Intermedia 3 ore;
  • Formazione Avanzata 4 ore.

La formazione prevede aggiornamenti quinquennali.

N.B. L’Accordo Stato Regioni del 21/12/11 prevede esplicitamente che la formazione in esso prevista sia distinta da quella imposta da altre norme: in tal senso si ritiene che la formazione sui diisocianati prevista dal Regolamento Europeo UE 2020/1149 non possa rientrare in quella imposta dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/11 e, pertanto, non possa essere considerata come formazione di aggiornamento ai sensi del suddetto accordo.

Inoltre, trattandosi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, come previsto dalla legislazione vigente italiana e nello specifico dall’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016, essa deve essere svolta da un formatore qualificato ai sensi del Decreto Interministeriale 6/3/2013.

Cosa sono i Diisocianati e dove si trovano

Sono composti di natura organica particolarmente reattivi la cui struttura molecolare complessa conferisce loro capacità di reagire con altre molecole e formare legami, rendendoli essenziali nella produzione di svariati materiali polimerici.

Uno dei settori chiave è l’industria manifatturiera dei poliuretani e i prodotti in cui si possono trovare sono:

  • Materassi, cuscini e imbottiture;
  • Pannelli isolanti termici e acustici;
  • Sigillanti, adesivi, rivestimenti e vernici

Quali sono gli effetti dei diisocianati sulla salute

I diisocianati possono avere effetti significativi sulla salute umana, soprattutto quando c’è un’esposizione prolungata o eccessiva a questi composti chimici. Alcuni degli effetti sulla salute associati all’utilizzo dei diisocianati includono:

  • Irritazione cutanea e delle vie respiratorie: L’esposizione diretta alla pelle o all’apparato respiratorio può causare irritazione e infiammazione, manifestandosi con sintomi quali prurito, arrossamento, gonfiore e tosse.
  • Sensibilizzazione allergica: I diisocianati sono noti per essere potenti sensibilizzanti, il che significa che possono scatenare reazioni allergiche anche a bassi livelli di esposizione. Queste reazioni possono manifestarsi con sintomi respiratori, come dispnea e respiro sibilante, o sintomi cutanei, come eruzioni cutanee e orticaria.
  • Asma occupazionale: L’esposizione prolungata ai diisocianati può causare lo sviluppo di asma occupazionale, una patologia respiratoria cronica caratterizzata da sintomi come tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratorie.
  • Effetti sulla salute respiratoria a lungo termine: L’esposizione continua ai diisocianati può causare danni ai polmoni e alle vie respiratorie, con conseguenti problemi respiratori cronici e ridotta funzionalità polmonare.
  • Effetti sistemici: In alcuni casi, l’esposizione a elevate concentrazioni di diisocianati può avere effetti sistemici, come sintomi di intossicazione generale, mal di testa, nausea e vomito.
  • Rischio di tumori: Alcuni studi hanno suggerito che l’esposizione a lungo termine ai diisocianati potrebbe aumentare il rischio di sviluppare tumori, in particolare nel sistema respiratorio.

Pertanto, è fondamentale accertarsi che in azienda non siano utilizzati prodotti contenenti DIISOCIANATI consultando le Schede di Sicurezza e le etichette sulle confezioni.

Qualora presenti, contattateci per:

  1. Aggiornare la valutazione del rischio chimico.
  2. Formare gli utilizzatori di questi composti

Per maggiori informazioni si prega di contattare l’ing. Domenico Morrone al 3483824443 o inviare una e-mail a domenicomorrone@tecq.it

Leave a Reply